PREMIO DELLA CRITICA 2023 – MANUELA MANDRACCHIA

Riesce a essere imponente  come  un’eroina tragica e dimessa come una povera vecchia perseguitata. Manuela Mandracchia, dotata di una presenza scenica  che già di per sé performa lo spazio, sa tuttavia controllare ogni minimo gesto rendendolo significativo: nulla nella sua postura e nei suoi movimenti risulta forzato, fuori luogo, casuale o approssimativo, men che mai compiaciuto. Possiede corde vocali ed emotive  che le permettono (e già le hanno permesso) di affrontare con uguale profondità e precisione il dramma borghese e la tragedia greca, i classici e la drammaturgia contemporanea, servendo la causa dei suoi personaggi e dello spettacolo tutto, con generosità  e intelligenza scenica. La sua versatilità è stata ampiamente confermata nei due spettacoli più recenti prodotti dal Teatro Stabile di Torino: “Il crogiuolo” di Arthur Miller  e “Agosto a Osage County “di Tracy Letts, in entrambi diretta da Filippo Dini, regista e attore con il quale ha mostrato un’intesa professionale solidissima, ispirata da una poetica condivisa che trova il suo centro nel teatro di rappresentazione. Una complicità partita dal doppio ruolo che aveva nel “Crogiuolo” – ora vecchia, saggia e pacifica, ora moglie amorosa, portatrice di un amore moderno in tempi di oscurantismo – e ribadita in “Agosto ad Osage county”, adesso in tournée, dove accompagna con sorprendenti virate di toni e colori la mutevolezza del suo personaggio, figlia e moglie allo stesso tempo in una saga familiare borghese in cui è disperatamente alla ricerca del sole in una terra desolata dove l’inconscio familiare domina. Per queste toccanti interpretazioni l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro le conferisce un meritato Premio della Critica 2023.

Torino, 20 novembre 2023

Il presidente ANCT
Giulio Baffi

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