PREMIO DELLA CRITICA 2023 – DANIO MANFREDINI

La storia di “Divine”, liberamente ispirato a “Nostra Signora dei Fiori” di Jean Genet è solo l’ultimo tassello dell’humanitas dolente a cui Danio Manfredini dedica da sempre la sua vita di artista e autore da “Tre studi per una crocifissione” a “Cinema cielo”, da “Al presente” a “Il miracolo della rosa”. In “Divine” Danio Manfredini conferma di essere lui stesso teatro, corpo e anima scenica, poesia incarnata. Danio Manfredini ha scritto nel volto, nel corpo le parole che recita, le storie che racconta, il coro che lo segue, lo applaude, condivide con lui una disperata vitalità. Danio Manfredini è l’attesa che il miracolo della rosa si compia, è la speranza mai morta che in quella crocifissione triplicata ci possa essere una qualche redenzione, è il cielo che si squarcia in un cinema di periferia, è il vivere presente e intensamente, senza rete di protezione, è semplicemente Danio Manfredini. Per questo si va a vedere un suo spettacolo come ci si accosta alla messa, con la voglia di sentirci riproporre il miracolo di una resurrezione laica, con la fiducia che in quella sera, in quel racconto Manfredini regalerà l’epifania massima del suo essere teatro che vive e pulsa e forse ci svelerà il perché continuiamo a credere in lui, nel suo offrirsi sera dopo sera al nostro sguardo di spettatori. Per questo l’Associazione Nazionale Critici di Teatro ha deciso di premiare Danio Manfredini: per la sua disperata vitalità e vertiginosa vocazione.

Torino, 20 novembre 2023

Il presidente ANCT
Giulio Baffi

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