PREMIO DELLA CRITICA 2023 – FABRIZIO FERRACANE

Fabrizio Ferracane, volto, corpo, voce a nima di numerosi personaggi, spesso in coppia con il drammaturgo Rino Marino, la cui drammaturgia trova in lui un perfetto corrispettivo attoriale. Nato a Mazzara del Vallo, l’attore muove i primi passi dell’importante scuola palermitana Teatès, ideata e guidata da Michele Perriera, formatore di diverse generazioni di talenti attoriali e registici del panorama teatrale contemporaneo. Nel dialetto aspro, nei suoni duri e strascicati, in quell’universo di ingenui, folli, miserabili, deliranti che abitano le macerie di un mondo sconfinato nel baratro, è la cifra di una particolare drammaturgia che trova in Ferracane il suo perfetto interprete. Un mondo popolato da esistenze marginali, in uno spazio-temporale alla deriva; un deserto di solitudini, senza grazia, senza perdono, senza speranza: questi gli elementi caratterizzanti del teatro che fa vivere nel suo corpo e nella sua voce Fabrizio Ferracane, attore capace di passare rapidamente dal comico, al grottesco, al poetico, al surreale, fino all’assurdo. Fabrizio Ferracane porta gli spettatori con sé in salite vertiginose e discese a perdifiato: con la sua recitazione stralunata, dai tratti comico-grotteschi restituisce la parola nella sua crudezza, in un’alternanza di ritmi serrati e dilatazioni temporali, ma restando sempre fedele ad una partitura linguistico-fonetica tesa all’esaltazione della straordinaria musicalità del dialetto siciliano.

Torino, 20 novembre 2023

Il presidente ANCT
Giulio Baffi

Torna in alto