Artista attenta al suo tempo, tra le voci più rilevanti del teatro di narrazione ma anche attrice tout court, autrice, talvolta regista, direttrice del Teatro Giacosa di Ivrea, Laura Curino è persona sensibile e donna di teatro presente alla società. Fin dagli albori, quando nemmeno ventenne fondò, insieme a un gruppo di compagni d’avventura, il Laboratorio Teatro Settimo, ha sempre osservato il mondo con occhio analitico, decidendo di metterne in scena aspetti complessi, toccando temi economici e astronomici. Innumerevoli i suoi titoli, dai memorabili monologhi dedicati a Adriano e Camillo Olivetti per propagare un concetto alternativo di imprenditoria umana, ai più recenti “La lista. Salvare l’arte: il capolavoro di Pasquale Rotondi” con la collaborazione alla messa in scena di Gabriele Vacis e l’assistenza alla drammaturgia di Beatrice Marzorati, a “Big Data B&B” recitato con Marzorati con scene e costumi di Lucio Diana, a “L’anello forte” dall’omonimo libro di Nuto Revelli, interpretato con Lucia Vasini, scritto e diretto da Anna Di Francisca, ai progetti più recenti che vedono Curino impegnata come cultrice della memoria collettiva, ad esempio in veste di regista per “Ciascuno è un libro. Ivrea racconta” di e con Gianluca Favetto, autobiografie di cittadini di Ivrea riscritte da Favetto e lette in teatro, fino all’attuale tournée con “Il rumore del silenzio” insieme a Renato Sarti. Il Premio della critica va dunque a Laura Curino, testimone importante del teatro contemporaneo.
Torino, 20 novembre 2023
Il presidente ANCT
Giulio Baffi