Figlio d’arte (è inutile confutarlo!) va apprezzata la sua capacità di operare in totale autonomia da un cognome tanto celebre. Grazie a un’esperienza maturata tra gli USA e il Regno Unito, ha saputo imporsi in breve tempo sia come figura teatrale di primo livello, sia come osservatore e operatore della drammaturgia internazionale. Grazie a lui la scena italiana ha scoperto e conosciuto autori come Juan Mayorga, Chris Thorpe, Mike Bartlett e Ayad Akhtar. Non solo traduttore si fa appezzare in veste di regista per spettacoli come La Pace Perpetua, Confirmation, Il ragazzo dell’ultimo banco, Disgraced e in veste di curatore di specifici progetti di rilievo come Trend Nuove Frontiere della Scena Britannica o Il teatro di Chris Thorpe in un percorso che lo ha portato ad esser invitato a Venezia alla Biennale Teatro col suo allestimento di Niente di Me di Arne Lygre. Capace di controllare testo, attori, scenografie e messa in scena e insieme in grado di comunicare con un linguaggio preciso (maturo e popolare) è oggi pronto a sperimentarsi e a vincere nelle prove più ardue del secondo decennio del millennio.
Roma, 19 novembre 2021
Il presidente ANCT
Giulio Baffi