InterSezioni & Next Generation, rassegna giunta alla sua quinta edizione a Parma, a cura della Compagnia ARTEMIS Danza, diretta dalla coreografa Monica Casadei, prosegue fino al 29 maggio c.m., ospitando in luoghi itineranti della città, le proposte di danza contemporanea dell’ultima generazione,
Azioni performative e progetti coreografici plurimi, si sviluppano in location urbane e spazi verdi, come teatri, palazzi d’epoca, gallerie e giardini, ospitando Compagnie ed artisti conclamati sul territorio nazionale ed internazionale, quali: ATERBalletto, Balletto di Roma, Nuovo Balletto di Toscana, BTT Balletto Teatro di Torino, ASMED Balletto di Sardegna, Fattoria Vittadini, CIE MF/ Maxime & Francesco, La Casa Oscura.
Presso il Teatro al Parco, in collaborazione con SolaresFondazione delle Arti, nella splendida cornice del Parco Ducale, giardini cari alla duchessa Maria Luigia, oggi polmone verde della città e luogo pubblico, la Compagnia ARTEMIS Danza e MM Contemporary Dance di Michele Merola e Enrico Morelli,s’incontrano in una comunanza speciale di stima e condivisione artistica, nello spazio scenico di una serata della rassegna.
Duetto Inoffensivo, coreografia di Mauro Bigonzetti e Umane Passioni-Estratti di Michele Merola, sono i passi a due e assolo proposti in apertura di spettacolo, ove la musica di Vivaldi accompagna morbidamente lo spettatore in una dimensione spazio temporale intima attraverso la fluidità dei movimenti e l’essenzialità dei corpi disegnati da luci ambrate e chiaroscuriavvolgenti, in una esperienza immersiva, in cui le linee e gli intrecci corporei dialogano con le note, le pause e i sospiri, nell’esecuzione precisa dei danzatori.
Dalle parole di presentazione di Merola si evince il sodalizio artistico incrociato con la Casadei…” per me è una festa anche questa sera, ospite per la seconda volta della rassegna, per il rispetto reciproco che dura da tanti anni, nella condivisione di una linea comune, lo dimostra il fatto che, alcuni dei danzatori che compongono la Compagnia ARTEMIS, provengono dalla scuola di formazione di MM Contemporary, questo per creare ponti e dialoghi nella danza e con la danza”…..
E se l’intento è proprio quello di presentare un format con stili e visioni di lavori d’autore differenti in una sola serata con brevi ma rappresentativi e qualitativi progetti artistici, la seconda parte più prolissa, introduce il progetto struggente quasi in versione integrale dal titolo Corpi Violati della coreografa Casadei sul tema della violenza psicofisica, e degli abusi.
Forte di un decennio ultimo di spettacoli in cui, il tema della violenza sulle donne, attraverso le eroine del melodramma dell’Opera, come Traviata, Tosca, Madama Butterfly, Carmen, e in cartellone recentemente a Ferrara con le Donne pucciniane, la Compagnia ARTEMIS, in questo caso, propone, con echi e risonanze mixate del DJ Fabio Fiandrini con arie tratte da Otello, La forza del destino, non solo attraverso la trama delle eroine, ma portando in scena i turbamenti, le tensioni emotive e fisiche dei corpi, gli shock subiti dalle vittime dai propri amanti divenuti carnefici, toccando profondamente le corde intime dei danzatori.
La cifra stilistica e la grammatica della coreografa Casadei, atletica, tagliente come una katana giapponese nel tradurre le basi dell’aikido in linguaggio corporeo danzato e drammaturgico, che la contraddistingue, ben si addice al tema doloroso e cruento che esplora i sentimenti con elementi astratti e figurativi nella narrazione, come con il gesto della mano con pollice e pugno chiuso, diventato codice SOS mondiale di riconoscimento, per la richiesta di aiuto non verbale delle donne in pericolo.
La tensione e torsione dei corpi dei danzatori restituisce nel profondo, con le linee estetiche volutamente in secondo piano, il tormento, la discriminazione, la violenza di genere dei corpi violati, come recita il titolo, che provocano sentimenti ambivalenti di rabbia, impotenza, intolleranza, incanalata nel gesto grezzo in cui tutti possono ritrovarsi, negli antenati, nelle proprie storie familiari. Progetto della Compagnia ARTEMIS il cui tema è stato proposto reduce dal tour in America a Chicago presso l’Università di Urbana e a Minneapolis. Sempre ad incontrare culture altre da Oriente ad Occidente in molti Paesi del mondo.