Nureyev, il gala in onore del “tartaro volante”

Il Gala delle étoile incanta e si riempie di aspettative al teatro degli Arcimboldi a Milano, per omaggiare, il “tartaro volante”, icona indiscussa della danza mondiale, Rudolf Khometovich Nureyev, con le étoile Natalia Osipova e Daniil Simkin.

Pubblico accorso un po’ da ogni dove, quasi a voler esorcizzare il periodo tensivo di vedute contrapposte sugli avvenimenti della guerra in Ukraina, che fagocitano inesorabilmente anche gli artisti, malgrado il loro personale sentire, di solidarietà amore e pace.

Onorare Nureyev, immenso interprete della danza, nel mondo, è dunque anche un medium per stemperare gli animi, ricordando la sua stessa vita, un romanzo d’altri tempi che si ripresenta attuale.

Lui che , nel 1961, data storica che evoca la guerra Fredda tra Est e Ovest, e le due super potenze  nucleari, USA e URSS, si oppone al sentimento della sua Patria. La richiesta di asilo politico risuonante come un tam tam di tamburi su tutti i giornali internazionali, porta alla ribalta la danza e il balletto classico sui rotocalchi, malgrado tutto.

A Rudy, si aprono le porte in occidente, da prima nella Compagnia reale Danese di Erik Bruhn, e poi con il Royal Ballet di Londra, in cui il sodalizio con Margot Fontaine, diventa la coppia più glamour del periodo.

Nureyev, colui che cambia e rivoluziona il ruolo maschile nel balletto classico.

Dopo di lui, un altro esule illustre ballerino, fuggito dalla Russia nel 1974, Mikhail Baryshnikov, trova asilo politico in America.

Oggi, al teatro degli Arcimboldi, dopo innumerevoli censure anche nei teatri italiani di pièce e Compagnie russe, una serata così speciale e “neutrale”, prende a pretesto, un omaggio doveroso e sentito a Nureyev, coinvolgendo una eclettica e quanto mai improbabile scuderia di artisti, russi ,ucraini, ungheresi, italiani, londinesi, argentini, cubani, sotto lo stesso comune denominatore: Arte=bellezza. Il terreno neutro della danza, un ponte trait d’union, dove lenire le gesta della bestialità umana.

In campo anche gli italiani, Ines Albertini, Walter Angelini, Francesco Bruni, Martina Dall’Asta.

Mentre, Jacopo Tissi, nominato da poco étoile al teatro Bolshoi di Mosca, costretto dagli eventi, rientra in Italia, lo spettacolo deve continuare…show must go on!.

La danza, il balletto classico, disciplina così dura, severa, selettiva, che non da’ spazio a fronzoli di altra natura, conquista con i passi a due di repertorio in cartellone, anche con le due star, Osipova e Simkin, al servizio di un’operazione di marketing, il cui fine ultimo è poter ballare ed esprimersi con il canale dell’Arte.

Un programma che ha visto coinvolti i pas de deux e assolo dei seguenti valenti interpreti internazionali:

La Bella Addormentata: Martina Dall’Asta-Victor Ishchuk; Paquita: Ana Sophia Skeller-Victor Ishchuk;  Il Lago dei Cigni/Cigno bianco: Natalia Osipova-Reece Clarke; Giselle: Natalia Matsak-Sergiv Kryvokon; Don Quixotte: Daniil Simkin; Flower Festival: Tatiana Lopez-Francesco Bruni; Cenerentola: Ines Albertini-Walter Angelini; Dont say a word: Ana Sophia Skeller-Victor Ishchuk; Feeling you: Natalia Matsak-Sergiv Kryvokon; Le Bourgeois: Daniil Simkin; Le Corsaire: Natalia Osipova-Reece Clarke.

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