ERODìAS + MATER Strangoscìas con Anna Della Rosa

La stagione del teatro Filodrammatici di Piacenza, con la rassegna curata dal teatro Gioco Vita,la partecipazione della Fondazione Teatri e Comune di Piacenza, il sostegno di Fondazione Piacenza-Vigevano e Iren, chiude con tre repliche speciali di due capolavori di Giovanni Testori interpretati dalla eclettica attrice Anna Della Rosa, voce e corpo dei due Lai pubblicati postumi nel 1994, qui consegnati dalle mani di Sandro Lombardi, già interprete eccelso degli stessi, come un lascito testamentario, nelle mani della talentuosa Della Rosa. Le angosce  e i tormenti, i sensi di colpa e la resilienza di due figure femminili, Erodiade e Maria Mater dolorosa, sono state proposte all’interprete dopo che lo stesso Lombardi, fondatore insieme a Federico Tiezzi de Il Carrozzone, poi Magazzini Criminali e Compagnia, vide la messa in scena di Valter Malossi in Cleopatras con protagonista Anna Della Rosa.Una rivelazione. Un abito sartoriale cucito con dovizia sui toni e timbri dell’attrice forgiata all’ombra della prestigiosa Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi, che ad oggi detiene già prestigiosi riconoscimenti in campo teatrale e cinematografico, quali il Premo Duse 2024 come migliore attrice, il Premio Flaiano e il Premio ANCT dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.Il processo di immedesimazione che si forgia passo dopo passo sulle corde dell’interprete in simbiosi con i personaggi non è unasemplice regia ma un vero e proprio dono, un lascito che pone le radici nella tradizione orientale, volta al passaggio di consegna non tanto da mentore, maestro ad allievo, ma da attore più esperto che affida al più giovane una sua interpretazione. Giovanni Testori, drammaturgo, scrittore, storico dell’arte, pittore, con sguardo neorealista, ha rappresentato la vita dal dopo Guerra e l’ambiente della periferia milanese, lui di famiglia benestante borghese, incline alla ricerca dell’essenza dell’essere umano studiato all’università in filosofia, da cui gli nasce l’impulso e il fervore a perseguire il gusto per una scrittura mista di lingua e dialetto da adattare al teatro. Ed è in questa chiave di lettura che l’attrice Anna Della Rosa, entra ed esce con sfumature plurime, con un collage di espressione linguistica, tra latino, italiano e dialetto milanese, con chiaro scuri poetici, ed elementi minimalscenografici per passare dal dolore ed amore incompiuto di Erodiade per Giovanni il Battista decapitato, al sudario di Gesù, della Mater Dolorosa Maria, nella circolarità di un luogo, in cui il tempo si compatta in un unico spazio, e un trono attraversa le epoche delle eroine rappresentate.

Nel linguaggio poetico di Testori, i tre Lai, cioè lamenti, pianti componimenti poetici medievali di derivazione bretone e di contenuto lirico narrativo, compongono i soliloqui di Erodìas, Mater Strangoscias e Cleopatras, recitati da Sandro Lombardi tra il 1996-1998,  nati da un’intuizione sulla storia degli scarrozzanti, attori girovaghi, a cui  fare intonare una lingua assai improbabile per raccontare storie  senza tempo. Sostenitori e compagni di viaggio di questo fortunato capitolo di storia del teatro contemporaneo, Andrèe Ruth Shammah, Franco Parenti, con cui si è formato poi l’attuale teatro PierLombardo, in cui la speranza e il coraggio, sono valsi per mettersi in gioco, poiché per Testori l’Arte non era solo un dato etico, ma accoglienza e un dato formale ed estetico da coltivare e condividere, con la stessa visione di Visconti nel cinema, o comenel vissuto delle borgate romane di P.P.Pasolini, in quei sobborghi milanesi descritti da Testori, fatti di gente, purgatorio ed inferno e differenze di genere, in cui ritrovarsi, poiché diverso dai canoni. Erodìas + Matér Strangosciàs dal 20 al 25 maggio al Piccolo Teatro Strehler.

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