“Il nuovo critico” al Bitef di Belgrado

IL NUOVO CRITICO
Si è tenuto dal 15 al 20 settembre 2015 a Novi Sad e a Belgrado (Serbia) un intenso Simposio internazionale di critici e studiosi di teatro, il 15mo nell’ambito del BITEF uno dei primi Festival europei, arricchito da spettacoli e da grande ospitalità. Lingua ufficiale: inglese
Titolo: IL CRITICO E’ PRESENTE/ towards embodied criticism

IL SIMPOSIO
Poste le premesse nell’introduzione dell’ideatore prof.Ivan Medenica, Belgrado, e del correlatore prof. Christopher Baume, Monaco di Baviera, che il teatro postmoderno e postdrammatico configura un’estetica performativa, usa un linguaggio fisico autoreferenziale (vedi Erika Fischer Lichte), non si ha fini di ammaestramento ma di feedback dell’audience, in 3 panels di interventi dei relatori si è cercato di definire il profilo del “nuovo” critico

Relatori prof. ssa Dorothy Chansly Texas, dott.ssa Claudia Provvedini critico Italia , prof. Ivan Medenica Belgrado e organizzatore del convegno

1)linee teoriche: il critico è uno spettatore esperto ma d’altra parte lo spettatore è sempre più critico. Come dovrebbe essere dunque il “nuovo” critico?

2)linee pratiche:
-la critica orale
-la critica interna (inside)

Teoria
Le varie posizioni (A.Jovicevic, C.Provvedini, M. Sorensen) possono essere riassunte nella figura geometrica del triangolo che simboleggia il rapporto insostituibile di scambio tra attore, spettatore, critico.
Apporti di specifiche situazioni storiche e geografiche (Glenda Frank, USA; Dorothy Chansky, USA; Ajay Joshi, India e teatro Malathi; Irina Antonova, Kazahstan)
Identikit: il critico oggi non è giudice ma autorevole testimone dell’evento di cui opera una descrizione, sintesi, riflessione in base anche alla propria esperienza psicofisica dell’evento spettacolo cui è/è stato presente

Tra le difficoltà del passaggio dalla tradizione alla nuova critica sono state indicate: la scrittura (Ayse Draz Orhon, Turchia) e la scarsa apertura al nuovo (Ozlem Memis)

Pratica
Tra le esperienze di critica orale sono state distinte quelle immediatamente successive all’evento con attori, critici, spettatori e le tavole rotonde di esperti in presenza del pubblico
Tra le difficoltà di attuarle sono state indicate: il non gradimento degli artisti all’immediato incontro dopo lo spettacolo (Madhav Valev, India); il non poter far decantare le impressioni (Tina Peric)
Apporti di specifiche situazioni: Mehdi Nasiri (Iran)

Altra modalità della critica orale avviene nei Festivals (Diana Damian Martin, UK): il lavoro preparatorio a uno spettacolo diventa CRITICA INTERNA con il critico che partecipa fino al coinvolgimento fisico vero e proprio. Esperienze raccontate da Margaretha Sorensen (presidente IATC), Meden Jelesievic, Milan Madevev, Ksenja Rasolovic

GLI SPETTACOLI proposti a critici e studiosi:

THE GHOST WHO WALKS (Prometheus path)
Serbian National Theatre SNT
Al Teatro Nazionale di Novi Sad il 16/9/2015
Nessuno degli spettacoli dimentica la guerra nei Balcani. Questo, in particolare, ipotizza una figura di vendicatore in nome della libertà che spara a tutti quelli che non la pensano come lui. Drammatico, con vaghi riferimenti a Shakespeare, 20 colpi di revolver

REVOLUTION – CANCELED!
SNT Coprodotto da Serbia (Vojvodina) e Germania (Hamburg)
Al Teatro di Novi Sad il 17/9/2015
Si può trasformare la rivoluzione in arte e/o viceversa?
Interessante esperimento di coinvolgimento del pubblico, diviso in gruppi rivali, nelle marce di rivolta, scioperi,
attraverso azioni coreografiche, video, canti. Il pubblico, i critici, gli interpreti si fermano poi tutti a discutere

ILIAD
Teatro della Slovenia
Al teatro Medlenianum di Belgrado, 18-19/9/2015
Anche il primo poema epico dell’Occidente parla di guerra. Dai versi di Omero detti da un attore all’azione drammatica allo scioglimento in canti, figure, rapporto col pubblico. Grande spettacolo (vedi recensione www.rumorscena.com/26/09/2015/iliad-al-madlenianum-di-bel

COMPLEX RISTIC
Regia Oliver Frilic coprodotto da Slovenia, Croazia, Serbia, Macedonia. Al BITEF Theatre di Belgrado 19/9/2015
Riunisce parti dei lavori di Liubisa Ristic creatore di un teatro federale jugoslavo di rivoluzione permanente che in Serbia non trova spazio. Sulla commozione dei canti popolari si innestano azioni di feroce fisicità, fino al disgusto. Postdrammatico performativo

(Claudia Provvedini)

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